Mazzata finale dal Coronavirus: “Chiudo la pizzeria a Quartu, ho il cuore a pezzi”

Daniele Cordeddu, 38 anni, pizzaiolo molto noto, sta per trovarsi senza lavoro: “Sto sbaraccando, troppi debiti accumulati e anni di lavoro distrutti in pochi mesi. A fine maggio andrò via da via Italia”. E c’è spazio pure per la beffa: “Avrei dovuto già aprire un altro locale in città, mi è costato migliaia di euro: ci riuscirò?”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Sul suo profilo Facebook ha già postato le fotografie dei tanti scatoloni ammassati, pieni di oggetti e arnesi del mestiere, da dover portare via. Daniele Cordeddu, 38 anni, compagna e un figlio (col secondo in arrivo), è una delle “vittime economiche” del Coronavirus. La sua pizzeria, aperta oltre due anni fa nel rione di Quartello, in via Italia, “dal trentuno maggio non esisterà più”. Il motivo? “Non posso più lavorare a certe condizioni, ho perso troppi posti e questi ultimi giorni farò solamente asporto. Sono riuscito a pagare, ogni mese, 2500 euro di affitto”. Poi è arrivata l’emergenza Coronavirus: “E ho perso tutto tra comunioni, cresime e feste. Sto restituendo tutti gli acconti, sono indietro con l’affitto di migliaia di euro e perderò anche tutta la caparra data di ventimila euro”. Quattro giorni fa, per esempio, Cordeddu afferma che “tra pranzo e cena avevo oltre duecento prenotati” ma, causa restrizioni Covid-19, tutti i coperti sono rimasti solo un miraggio. “Con quell’incasso avrei pagato, minimo, due mesi di affitto. E invece sono con i debiti sino al collo tra bollette e fornitori. Nessuno mi ha aiutato”, lamenta il pizzaiolo.

E al danno si aggiunge anche la beffa: “Da quattro mesi sono pronto ad aprire un altro locale, più grande, in via Sant’Antonio. Ho già fatto tutti i lavori, spendendo migliaia di euro. Dovrò combattere per aprirlo, l’ho praticamente fatto da zero e sono rimasto a secco, lì ho investito tutto”. Non solo Coronavirus che, con le varie limitazioni e regole anti contagio, ha dato la mazzata finale: “Ho pagato ottomila euro per la spazzatura, più altre spese. Ho il cuore a pezzi, dopo 23 anni di lavoro è bastato qualche mese per perdere tutto. Dal primo giugno dovrò andare a cercarmi un altro lavoro per dar da mangiare alla mia famiglia”. Anche se c’è sempre quel nuovo locale: “Sarà solo d’asporto, quando riuscirò ad aprirlo, ho dovuto già eliminare i posti a sedere per le nuove regole da seguire. Dovrò sicuramente combattere, spero che qualcuno mi possa aiutare anche con tutti i vari documenti”.


In questo articolo: