Mazzarri vuole un Cagliari concreto ma ambizioso e senza limiti: “Gigi Riva per me era un padre, soffrii ad andar via”

Il neo allenatore rossoblù nella prima intervista sui canali ufficiali della società ribadisce di preferire i fatti alle parole. E fa una dichiarazione d’amore a Cagliari dove giocò 30 anni fa: “ricordi bellissimi, per me l’ambiente ideale”


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“Mi sembra che la società abbia le idee chiare. E anche i tifosi: vogliono vedere una squadra che non molla mai, un allenatore che sta sempre sul pezzo e lavora, e io penso di incarnare questo spirito. Non uso fare proclami, preferisco i fatti e i giocatori devono fare loro questo principio. Ma, allo stesso tempo, non ci dobbiamo porre limiti, dobbiamo essere ambiziosi”. Sono le prime parole del neoallenatore del Cagliari, Walter Mazzarri, a poco più di 24 ore dal suo arrivo nell’isola, in un’intervista sui canali ufficiali della società rossoblù. “Sono passati 39 anni da quando ho giocato a Cagliari, ho ricordi bellissimi, sono stato benissimo, purtroppo per poco tempo, mi è dispiaciuto andar via perché quello era il mio ambiente ideale. Gigi Riva stava sempre vicino a me, mi dava consigli, ci teneva e per me era un padre”, ricorda Mazzarri. Che è tornato ad allenare perché sono tornati i tifosi sugli spalti. “Il calcio senza tifosi non è calcio. Ho rifiutato diverse proposte perché volevo aspettare che si tornasse alla normalità, che i tifosi tornassero a garantire iniezioni di autostima ai giocatori e alla squadra”. Finale d’obbligo: “Forza Casteddu”, dice il mister sollevando il pollice.


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