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Maxi operazione antidroga in tutta la Sardegna con 250 carabinieri, elicotteri, unità cinofile. L’operazione è stata chiamata “Green Economy”. Otto le persone arrestate, 5 in carcere e 3 ai domiciliari, dai carabinieri dei Comandi Provinciali di Sassari, Nuoro, Cagliari e Oristano, con il supporto dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sardegna” e di due unità cinofile di Abbasanta, di due elicotteri del 10° Nucleo Elicotteri di Olbia – Venafiorita e dell’11° Nucleo Elicotteri di Cagliari – Elmas. Sedici le perquisizioni domiciliari nei confronti complessivamente di 25 indagati, ritenuti responsabili a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla coltivazione di canapa indiana e successiva immissione nel mercato. L’indagine, denominata “Green Economy” (in riferimento alle ovvie finalità lucrative dell’attività criminale incentrata sulla produzione della sostanza stupefacente, di colore verde acceso), è stata condotta dalla Sezione Operativa del NORM del Reparto Territoriale di Olbia dall’ottobre 2018 al settembre 2019, con metodi di investigazione tradizionali e con l’ausilio di apparecchiature tecniche, e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari. Infine sono state denunciate in stato di libertà altre 16 perone, a carico delle quali sono state disposte diverse perquisizioni domiciliari e nelle rispettive proprietà terriere. Sequestrati anche un Kalasnikov, un fucile mitragliatore M3A1, una carabina M1A1, una pistola cal. 22, con relativi caricatori e munizionamento.
Ecco i nomi e i ruoli degli arrestati: stando alle indagini svolte, a capo dell’organizzazione c’erano Martino Contu, Antonio Mangia e Marcello Gaia. I tre sono finiti in carcere. Stessa decisione per i due “soci” Antonio Maria Boi e Antonio Tolu, mentre sono finiti ai domiciliari Giuseppe Canu, Corrado Gambuzza e Franco Nanu. Obbligo di dimora, infine, per Giampietro Piras. Sono stati circa 150 i militari in campo sin dall’alba con due elicotteri e unità cinofile. L’operazione ha permesso di infliggere un duro colpo alla malavita locale, con legami con organizzazioni criminali di stampo mafioso.