Un nervosissimo Massimo Zedda interrompe l’avversario durante la tribuna politica del Tg3, non rispettando le regole imposte dal conduttore. Ma l’ultimo confronto tra i candidati sindaci (assente la Martinez) è vibrante. Il protagonista assoluto è Paolo Casu: “Chi fa il sindaco deve farlo gratis al servizio dei cittadini e non come un lavoro stipendiato- dice- noi elimineremo tutti gli emolumenti ai politici e puntiamo sull’housing sociale dimenticato da questa amministrazione. Vogliamo istituire la zona franca e per questo motivo ho già scelto nella mia Giunta la sua promotrice. Cagliari ha bisogno di lavoro e non di promesse, chi mi accusa di parlare alla pancia delle gante non ha capito nulla”.
Zedda chiede il voto invece parlando di coraggio: “Abbiamo abuto il coraggio di intervenire dove per 30 anni chi amministrava non aveva fatto nulla, il Poetto ne è l’esempio più chiaro. Ora nei prossimi 5 anni completeremo il nostro lavoro”. Piergiorgio Massidda parla della sua rivoluzione del lavoro: “Vogliamo liberare i cagliaritani dalla povertà e dalla disoccupazione- afferma- vogliamo evitare che le giovani coppie continuino a scappare da questa città che non è quella che descrive il sindaco. Abbiamo girato tutti i quartieri e vediamo disperazione, delusione: in via Castelli non c’è neppure una panchina. Noi vogliamo che le periferie non esistano più: abbiamo assistito alle bugie di Regione e Comune sui 15 milioni di euro per riqualificare Is Mirrionis e San Michele, che erano stati stanziati un anno fa e non spesi, e ora vengono rilanciati a 5 giorni dal voto. Il sindaco non deve essere un ragioniere come Zedda ma un grande manager per questa città, che attivi investimenti e posti di lavoro veri, in grado di dare sviluppo. Io al porto sono riuscito a farlo, lo farò anche per Cagliari”.
Massimo Zedda scuote la testa e ride in maniera beffarda quando parlano Massidda e Casu. Enrico Lobina di Cagliari Città Capitale annuncia: “Il nostro progetto continuerà anche dopo le elezioni e si chiamerà Agenda 2019. Puntiamo anche sul rilancio dello stagno di santa Gilla, dove sino al 2000 c’erano 400 pescatori. Siamo l’unica vera alternativa al centrodestra e al centrosinistra che stanno distruggendo Cagliari e la Sardegna”. Alberto Agus punta tutto sul rioancio delle famiglie e promette un assessorato per le politiche familiari, mentre Paolo Matta di La Quinta A sottolinea l0importanza di ridare decoro a una città che ha bisogno di una svolta.