Marcello Fois in tour con Éntula il 15 e 16 ottobre

Dopo l’intenso tour estivo che lo ha visto impegnato con nove appuntamenti in nove giorni – in nove paesi diversi – Marcello Fois ritorna in Sardegna per due nuove date autunnali all’interno del Festival Éntula


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L’occasione è ancora una volta la presentazione di “Luce Perfetta”, il nuovo romanzo pubblicato per Einaudi in aprile. Luce perfetta conclude la saga della famiglia Chironi, iniziata nel 2009 con le vicende di fine Ottocento narrate in Stirpe, seguito da Nel tempo di mezzo, uscito nel 2012, per arrivare infine al recente ultimo capitolo della trilogia. Le date sono in programma per giovedì 15 ottobre a Norbello e venerdì 16 a Cheremule.
 
LE PRESENTAZIONI. Giovedì 15 ottobre – Norbello. Alle ore 18:30 Marcello Fois aprirà la due giorni nei locali della Biblioteca Comunale di Norbello, in compagnia di Gianluca Vassallo. L’evento è organizzato dal Comune di Norbello e Lìberos in collaborazione con la Libreria Koinè di Sassari.

Venerdì 16 ottobre – Cheremule. La seconda tappa è in programma al Centro Culturale di Piazza Insorti Magiari di Cheremule, a partire dalle ore 18:30. Sarà un incontro tra due scrittori che vedrà Marcello Fois dialogare con Alessandro De Roma. La data di Cheremule rientra nel ciclo di appuntamenti “Scrittori a piede Lìberos nel Meilogu”, il progetto di promozione della lettura nato dalla collaborazione tra Lìberos e l’Unione dei Comuni del Meilogu. L’evento è organizzato dal Comune di Cheremule e dall’Unione dei Comuni del Meilogu in collaborazione con la Libreria Koinè di Sassari.

IL LIBRO. Luce perfetta (Einaudi). Marcello Fois racconta la contemporaneità come un tempo eterno. Il respiro epico e la tensione drammatica della sua scrittura danno vita a una storia dove il desiderio e la vendetta, la colpa e il perdono, si fondono inestricabilmente. Mostrandoci come la letteratura, da sempre, parli di una cosa sola: di noi. Cristian è intraprendente e deciso, «uno di quegli uomini che, a certe donne particolarmente intuitive, fanno l’effetto di parlare anche quando tacciono». Maddalena è altrettanto tenace, e ha dalla sua la forza di saper immaginare – e insieme difendere – il proprio futuro. Sarebbero perfetti l’uno per l’altra, se il loro destino comune non avesse il nome di Domenico. Il sentimento che lega Domenico a Cristian «da un punto di vista della linea parentale genetica non ha nessun valore, ma da quello della linea parentale affettiva è quanto basta per dare senso a una vita intera». Anche se hanno cognomi diversi, infatti, i due ragazzi crescono come fratelli. E quando – passati i furori dell’adolescenza – Nuoro si organizza per apparecchiare la festa di fidanzamento di Domenico e Maddalena (nel frattempo rimasta incinta), diventa chiaro a tutti che per Cristian non c’è più spazio. Se non fosse che lui è un Chironi, appartiene cioè a una famiglia «sempre caduta in piedi, perché il suo destino è di sembrare lì lì per precipitare, ma poi questo non accade mai». Tanto che quando si mette in mezzo Mimmíu – padre di Domenico, zio adottivo di Cristian – diventa evidente che la stirpe dei Chironi è troppo ingombrante per poter essere tollerata. Del resto «non si conosce veramente qualcuno finché non lo si può paragonare a se stessi». Dopo Stirpe e Nel tempo di mezzo, un romanzo – attesissimo – colmo di passioni sopite, di tradimenti, colpi di scena e riconciliazioni. Una storia che si scioglie, infine, in un duello epico, dove nella vicinanza e nell’assenza si gioca la partita della vita. Gli anni Ottanta della speculazione edilizia in Sardegna, mescolati alle canzoni di Gazebo e al Conte di Montecristo, fanno da sfondo a una vicenda in cui il cuore dell’intera umanità sembra essere più che mai esposto agli occhi del lettore. Un esercizio crudele eppure necessario, per sentire addosso quella luce perfetta che ammanta i nostri ricordi. Con la speranza di riconquistare la propria identità e i propri desideri, fino a comprendere che sognare è «immaginare se stessi esattamente nel posto in cui ci si trova».

L’AUTORE. Marcello Fois, nato a Nuoro nel 1960, vincitore del Premio Italo Calvino 1992, vive e lavoro a Bologna. Ha pubblicato molti libri, tra cui: Falso gotico nuorese (Condaghes, 1993), Picta (Premio Calvino, 1992), Gente del libro (Marcos y Marcos, 1995-96), Il silenzio abitato delle case (Mobydick, 1996), Nulla (Il Maestrale, 1997), Sheol (Hobby&Work, 1997 e Einaudi, 2004 ), Sempre caro (Frassinelli e Il Maestrale, 1998 e Einaudi, 2009), Gap e Sangue dal cielo (Frassinelli, 1999 e Einaudi, 2010), Ferro Recente e Meglio morti (usciti negli Einaudi Tascabili nel 1999 e nel 2000, già precedentemente pubblicati da Granata Press), Dura madre (Einaudi, 2001), Piccole storie nere (Einaudi, 2002), Memoria del vuoto (premio Super Grinzane Cavour 2007, premio Volponi 2007 e premio Alassio 2007), Stirpe (Einaudi, 2009), Nel tempo di mezzo (Supercoralli, 2012), L’importanza dei luoghi comuni (Einaudi, 2013) e Luce perfetta (Einaudi, 2015).
Ha scritto due racconti per le antologie Crimini (Einaudi Stile libero, 2005), Crimini italiani (Einaudi Stile libero, 2008) e L’altro mondo (Einaudi, 2011). Nel 2006 ha pubblicato la raccolta di poesie L’ultima volta che sono rinato. È fra gli autori di Scena padre (Einaudi 2013) e dell’antologia benefica Sei per la Sardegna (Einaudi 2014, con Francesco Abate, Alessandro De Roma, Salvatore Mannuzzu, Michela Murgia e Paola Soriga). Ha inoltre curato l’antologia Undici per la Liguria (Einaudi, 2015).

Il Festival Éntula è organizzato dall’associazione culturale Lìberos con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo, artigianato e commercio, in partnership con Banca di Sassari e Sardex.net