È atteso per il prossimo 7 luglio l’esame sugli abiti di Manuela Murgia, trovata senza vita a Tuvixeddu 30 anni fa. Un delitto terribile che ha visto andare in frantumi i sogni di una ragazza di soli 16 anni e che negli ultimi mesi ha avuto risvolti importanti, grazie soprattutto all’impegno e al coraggio costante della famiglia di Manuela. È il gip Giorgio Altieri ad aver predisposto l’incidente probatorio, che sarà di particolare rilevanza perché vedrà la comparazione di eventuali tracce di dna sui vestiti per poi compararle con quello dell’unico attuale indagato per il delitto, Enrico Astero, ex fidanzato della giovane.
Questi esami, irripetibili,,fanno parte delle nuove indagini riaperte lo scorso marzo e coperte dal segreto istruttorio.