Una storia a lieto fine, duranta 50 anni, quella del cimelio religioso trafugato dalla chiesa e finito in rete, in un’asta inglese. La scoperta, avvenuta per caso, il dubbio, da subito che si trattasse di lei. Lo studio e le ricerche per averne conferma e infine le trattative per riaverle. Questo, in poche parole, il lungo iter che la croce processionale, fatta realizzare nel 1636 dal Procuratore della Parrocchia il Reverendo di Mandas Sisinnio Putzu, ha sostenuto e l’impegno da parte del primo cittadino e di tutti coloro che si sono prodigati per il suo rientro a casa.
“Questa croce ha qualcosa di unico, meraviglioso ma soprattutto sacro nel più ampio senso della parola.
Nella vita si possono fare tante cose e inseguire tanti sogni: questo ha superato tutti e tutto. Dopo oltre 50 anni è ritornato a Mandas ciò che era di Mandas, in Sardegna ciò che era della nostra isola”.










