Violenza sugli animali a Guspini: un piccolo cane è stato legato dentro a un sacco e gettato in campagna. Il caso ha voluto che un uomo, Gianfranco Pinna, si sia accorto del cucciolo e lo abbia liberato in tempo, prima che morisse soffocato. Il grave episodio è avvenuto nella località “Bingia de Susu”.
“La persona che ha fatto questo gesto gli ha messo una corda al collo con un nodo a strozzo e poi, per finire, all’esterno del sacco per chiuderlo, con lo scopo che il povero cane non si liberasse – racconta Gianfranco Pinna – Faccio sapere intanto al padrone che il cane sta bene ed è libero. Naturalmente ho avvisato per correttezza le forze dell’ordine, che mi hanno chiesto le condizioni di salute del cane. Mi chiedo solo perché si arrivi a fare questi gesti visto che abbiamo i canili, se questo povero cane non lo si voleva più, bastava portarlo al rifugio per gli animali”. Purtroppo il cucciolo “talmente era spaventato che, appena sono riuscito a slegare la corda che aveva al collo con un nodo a strozzo, è scappato. Avrei tanto voluto prenderlo e portarlo da un veterinario, ma non sono più riuscito a ritrovarlo”.
Una storia, l’ennesima, che dimostra che la crudeltà che a volte l’uomo dimostra verso gli animali e, contemporaneamente, il gran cuore di chi, in questo caso Gianfranco Pinna, non ha esitato un attimo a liberare il cane e denunciare alle forze dell’ordine l’accaduto.












