I dati sugli incidenti stradali a Cagliari sono in calo, rispetto al 2022, ed è un buon segno. Ma le decine di croci, soprattutto nel weekend, che si sono dovute contare anche negli ultimi mesi non è sicuramente un numero col quale rallegrarsi. E, purtroppo, alcuni schianti anche gravi sono stati provocati da chi si è messo alla guida dopo avere alzato il gomito. E ci sono anche ragazzi nella lista, almeno stando all’analisi e alle dichiarazioni fatte, durante la presentazione ufficiale dei dati al palazzo di giustizia, dal questore di Cagliari, Paolo Rossi: “Tutti abbiamo figli, fidanzate dei figli, parenti e amici. È molto opportuna la stretta sulla normativa a livello amministrativo e penale”, esordisce il questore, riferendosi all’alcolock che blocca le auto di chi è ubriaco o all’ergastolo della patente, tutte misure previste dal Governo Meloni. “Tutte le forze dell’ordine, con il coordinamento della nostra prefettura, mettono in campo ciò che possono a livello di prevenzione. La malamovida è la madre di aclune degenerazioni. Lasciando stare le piccole risse, i danneggiamenti o gli schiamazzi, può portare a creare incidenti. C’è putroppo la cultura dello sballo”, osserva Rossi. “Noi cerchiamo di fare il massimo a livello di prevenzione, siamo sempre sulle strade della movida e sanzioniamo i locali che vendono alcol ai minorenni o che restano aperti oltre l’orario consentito, ma non basta. Basta girare per le strade della Marina per vedere come è facile aggirare i divieti. L’alcol basta portarselo da casa, comprare di mattina al market quattro bottiglie di vodka e poi si vedono, di notte, agli angoli delle strade gruppi di ragazzini con le buste che bevono e poi guidano motorino o macchina, e può succedere ciò che, purtroppo, a volte succede”. Cioè indicenti, anche mortali.
Il questore è chiaro: “Ci vuole una campagna educativa nelle famiglie e nelle scuole. È possibile che le famiglie non si accorgano che i figli tornino alla mattina sballati? Io ho tre figli, oggi sono grandi, ma me ne accorgerei se mio figlio uscisse carico di bottiglie. Ci vuole, oltre al controllo, educazione ai comportamenti idonei. Bisogna cercare di superare la cultura dello sballo e, se proprio necessario, avere la cognizione e la coscienza di non mettersi alla guida perchè può essere una bomba pronta a esplodere e coinvolgere chi viaggia per altri motivi, dal lavoro allo studio”.










