Un lungo e commosso saluto accompagnano Ornella Vanoni nell’ ultimo viaggio nella sua Milano, che le sta rendendo gli onori che merita la grandissima artista che è sempre stata e continuerà ad essere.
Più di 20 mila persone si sono recate alla camera ardente allestita al Piccolo Teatro Grassi, dove tutto è iniziato quasi 70 anni fa.
Tantissime le personalità note come prevedibile che – con discrezione e affetto- hanno salutato l’artista. Da Caterina Caselli a Serena Dandini, Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Gianna Nannini, Fiorella Mannoia, Emma, Arisa.
Le esequie sono iniziate poco fa nella chiesa di San Marco, nel quartiere milanese Brera.
Particolarmente toccante il momento in cui Paolo Fresu, legato all’artista da anni di stima e amicizia, ha suonato con la sua tromba “L’appuntamento” e qualche nota di “Senza Fine”, come richiesto già anni fa dalla stessa Vanoni. Fresu ha attraversato la navata suonando, poi si è avvicinato alla bara per l’ultimo saluto.
“Le canzoni diventano ritornelli della vita. Sono come i lumini in chiesa, che continuano a muovere la fiammella anche quando non vi siamo”, le parole di don Luigi Garbini. “Ti benediciamo Signore perché ci hai dato Ornella” ha esordito. “La mia fede è troppo scossa ormai ma prego”, uno dei versi citati per ricordare la sua fragilità, la sua sincerità che le ha fatto “bucare tutti gli schermi’.
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