Due ragazze appena 20enni a cui dare l’estremo saluto. Sara Campanella e Ilaria Sula, a cui la sua Terni ha voluto tributare tutti gli onori che merita. La giovane studentessa è stata uccisa lo scorso 25marzo dal suo ex fidanzato Mark Antony Samson e ritrovata solo 8 giorni dopo vicino Roma.
Amici e parenti hanno voluto stringersi attorno alla famiglia per gridare con fermezza l’ennesimo “no” alla violenza, diventata sempre più inaccettabile. La bara bianca ricoperta di rose bianche rosse ha iniziato il suo viaggio da casa di Ilaria fino alla chiesa. Si calcola fossero presenti circa 3000 mila persone, che con striscioni e slogan hanno voluto salutare Ilaria e renderle giustizia.
”Per Ilaria e per tutte le altre vittime, basta violenza sulle donne”, si legge su uno dei tanti striscioni e cartelli davanti all’abitazione: ”Non vogliamo perdere un’altra sorella”, ”Rumore dopo il silenzio, era una figlia, sorella, cugina, zia, non un’altra”, ”Se domani tocca a me distruggi tutto, voglio essere l’ultima. Ai tuoi occhi azzurri, al tuo sorriso. Ila per sempre”. Qualcuno ha gridato “ergastolo” quando il sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha accennato al perdono. “Una ragazza che ha trovato sulla sua strada un diavolo, un uomo indegno di essere chiamato uomo” ha detto Bandecchi davanti all’ingresso del cimitero. E ha concluso “tristezza enorme nel cuore e consapevolezza che non doveva essere lei qui in questa condizione”.












