Intervista a Luigi Frau, consigliere comunale del Pdl e esponente della minoranza. Che traccia un bilancio a 360 gradi a un anno dalle elezioni comunali.
Qual’è secondo lei il bilancio della Giunta Dessì a un anno dalle elezioni?
Sicuramente insufficiente, sta attraversando con una piccola barca un mare in burrasca fin dal primo giorno di vita. Basta ricordare che il nome di un assessore, di nomina PD, e’ scaturito in Aula tra un tiro e molla e delle minacce. Questo è avvenuto, ripeto, il giorno della presentazione.
Pensa che la prossima sarà la volta buona per la vittoria del centrodestra? Chi potrebbe essere un candidato sindaco ideale contro Dessì?
Ritengo prematuro fare nomi, questo è il tempo per creare una coalizione, anche allargata.
Lei ha spesso rappresentato gli interessi della costa di Capoterra, quali sono ancora oggi le emergenze della fascia costiera?
Le emergenze sono rimaste le stesse di quarant’anni fa, le Giunte di Marongiu, e per continuità amministrativa, quella di Dessì, si sono contraddistinte per aver omesso di risolvere alcune problematiche. Le scellerate scelte di realizzare la piscina e il palazzetto comunale ai confini della montagna o al confine col territorio di Uta, per giunta ad una decina di metri dal fiume dopo l’alluvione del 1999. La realizzazione di queste due opere pubbliche sarebbe potuto essere un collante tra le diverse culture residenti a Capoterra. Quindi un valore aggiunto, infatti l’integrazione culturale e’ senza dubbio un arricchimento in tutti i sensi.
Per quanto riguarda l’urbanistica quale sarebbe lo sviluppo migliore per Capoterra? Sì ono allanascita di nuovi centri commerciali?
Considerando l’attuale crisi ritengo che Capoterra non possa avere tutte quelle zone commerciali che sono state individuate nel Puc adottato nel 2012, del resto la Regione ha chiesto che ci sia un ridimensionamento non solo per le zone commerciali ma anche residenziali e turistiche. Quindi ponderatezza.












