Luce, acqua e gas: addio alle maxibollette e occhio al rimborso

Addio alle maxibollette per legge, ed ecco come ottenere i rimborsi


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Addio alle maxibollette per legge. La Camera ha approvato ieri all’unanimità la proposta Baldelli (sotto allegata), sulla fatturazione a conguaglio per l’erogazione di energia elettrica, gas e servizi idrici. Ora il testo passa al Senato per il sì definitivo con la speranza di essere approvato entro la fine della legislatura.

In particolare, il testo introduce nei contratti di fornitura relativi ai servizi di luce gas e acqua, un termine di prescrizione pari a due anni del diritto al pagamento del corrispettivo. Nello specifico, si prevede che nei contratti di fornitura, nei rapporti tra utente e venditore, il diritto al pagamento del corrispettivo si prescriva nel termine di un biennio. Per energia elettrica e gas, tale termine di prescrizione opera sia nei rapporti tra utente e venditore, sia nei rapporti tra distributore e venditore.

Le norme si applicano sia per le fatture domestiche che delle microimprese.

La proposta di legge reca anche norme relative al diritto dell’utente alla sospensione del pagamento in attesa della verifica della legittimità della condotta dell’operatore. Nel dettaglio, laddove vengano emesse fatture a debito per conguagli riferiti a periodi maggiori di due anni (e qualora l’autorità competente abbia aperto un procedimento per l’accertamento di eventuali violazioni del codice del consumo), viene introdotto il diritto dell’utente (che abbia inoltrato un reclamo inerente al conguaglio) alla sospensione del pagamento, finché non sia stata verificata la correttezza dell’operato del fornitore. Introdotto anche l’obbligo del distributore di comunicare all’utente l’avvio del procedimento e di informarlo dei conseguenti diritti. All’esito della verifica della legittimità della condotta dell’operatore, viene garantito il diritto dell’utente, di ottenere il rimborso dei pagamenti effettuati per conguagli indebiti entro 3 mesi, salvo che la mancata o erronea rilevazione dei dati di consumo dipenda dalla responsabilità dell’utente stesso.

 Fonte: www.studiocataldi.it


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