Nonostante gli interventi degli esponenti politici, tra i quali il Presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, le rassicurazioni, le riunioni e gli accordi formali sottoscritti in merito al servizio Adi di terzo livello del Sulcis, la Asl 7 continua dritta nella sua strada, incurante degli impegni presi.
Il 10 marzo scorso è stato siglato un accordo tra l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, il Commissario straordinario della ASL 7 Antonio Onnis, i Responsabili e i Coordinatori infermieristici dei reparti di Anestesia e Rianimazione del presidio ospedaliero di Carbonia e Iglesias e l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Carbonia. Un accordo che avrebbe dovuto introdurre importanti novità nella gestione del servizio, riallacciandolo al reparto di Rianimazione dell’ospedale Sirai di Carbonia su base volontaria, così come sollecitato a più riprese dai famigliari dei pazienti. Ma a oggi non è stato concretizzato nulla e la dirigenza Asl fa melina burocratico-sindacale. Ma non solo: siamo all’assurdo visto che l’azienda sta inviando ai pazienti una comunicazione con la quale chiede la “dichiarazione scritta del rifiuto all’assistenza sanitaria offerta dagli operatori dell’U.O Terapia del dolore, cure palliative e Hospice”.
Nel frattempo aumentano i ricoveri (ma questa non è propriamente una novità). E stupisce il comportamento dell’Assessore Arru, che ha messo in campo la sua autorevolezza. Le comunicazioni ai pazienti sono un oltraggio agli impegni presi e all’intelligenza delle persone. Auspico l’intervento (questa volta risoluto) di Arru, affinché la Asl 7 la smetta di tergiversare e dia seguito agli impegni assunti a suo tempo.
Ignazio Locci
Consigliere regionale Forza Italia Sardegna











