Ha acquistato 150mila bottigliette da 27,5 centilitri, con l’obbiettivo di riempirle di buon vino sardo. L’intento di un imprenditore 64enne di Cagliari, Pierpaolo Pambira, è andato però in fumo per colpa dell’Unione europea. Che ha stabilito, già da tempo, quale deve essere la grandezza delle bottiglie di vino. Al di là della tipologia, dal frizzante al cosiddetto vino “tranquillo” di parte da almeno cento centilitri, come riporta anche la Gazzetta Ufficiale. Un bel problema, per Pambira: “Avrei dovuto commercializzare vino di una cantina di Assemini, invece mi ritrovo con 150mila bottigliette, pagate quindicimila euro, ovviamente vuote”. Pambira avrebbe voluto piazzare le bottigliette di vino sul mercato, a disposizione di tutta quella clientela interessata a bere senza esagerare.
“Ora potrò riempirle, magari, con della gazzosa”, prosegue l’imprenditore, ma è chiaro che il guadagno previsto sarà nettamente inferiore. “Ci sono persone che non vogliono bere troppo vino e alle quali andrebbe bene una confezione da ventisette centilitri e mezzo”. Ma l’Europa non lo prevede.









