Ieri a San Vito, a seguito di una breve indagine che ha visto l’utilizzo anche dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, per furto aggravato, un cameriere trentottenne del paese, incensurato.
L’indagine nasce dalla denuncia querela di una 52enne, cuoca di Pontedera, residente in Toscana, in vacanza in Sardegna. La donna si era recata a fare un prelievo bancomat presso l’ufficio postale situato nel centro del paese, dopo aver prelevato 250 euro si era attardata a leggere l’estratto conto che il dispositivo aveva prodotto.
In quell’attimo, con abilità repentina, il giovane le aveva sottratto il denaro appena scaturito dalla macchina. La donna aveva appena fatto in tempo a vedere un’ombra che si allontanava ed era subito corsa a denunciare il fatto ai carabinieri. I militari hanno subito visionato le telecamere dell’ufficio postale dove hanno potuto osservare le ultime immagini prodotte dalle telecamere del sistema di videosorveglianza. Il problema era che non riuscivano a riconoscere il soggetto perfettamente ripreso dalle telecamere.
Provvedevano quindi a ricercare ulteriori elementi nelle telecamere variamente distribuite per il paese. Potevano in questo modo osservare il giovane conversare in due diverse circostanze, immediatamente dopo i fatti, con due uomini da loro ben conosciuti. Andando a interrogare costoro potevano apprendere l’identità del giovane, del quale acquisivano delle immagini fotografiche, perfettamente corrispondenti a quelle riprodotte nel momento della commissione del reato.












