Legrottaglie: calci in culo per educare i figli? A volte pure ai padri

Il vice allenatore del Cagliari: “”Calci nel culo”. E’ la soluzione proposta in un post da Leonardo Pieraccioni per educare i figli. Ci sono pulcini che, invece di ascoltare l’allenatore, danno retta al padre in tribuna, sovvertendo l’autorità e i principi del rispetto. Io un rigore sulle natiche lo tirerei al figlio e pure al padre”


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di Nicola Legrottaglie, vice allenatore del Cagliari

“Calci nel culo”. E’ la soluzione proposta in un post da Leonardo Pieraccioni Pagina Ufficiale, per educare i figli . Bambini che rispondono male ai genitori, che pretendono di imporre la propria volontà armati di capricci, davanti ai quali ci arrendiamo per mancanza di tempo o sensi di colpa.
Conosco padri che tornano stanchi dal lavoro e trovano le bollette, il rubinetto che perde e la gazzetta di due giorni fa che aspetta ancora di essere letta. Madri che tornano stanche dal loro, di lavoro, e trovano calzini in cucina, la cena da preparare e il marito imbronciato. In questa sequenza di urgenze, il comportamento dei figli è un problema che può aspettare, quindi “va bene, fai come vuoi”, oppure si finge di non sentire un’espressione da cartellino rosso. Inoltre, anche in assenza di tutte queste tragiche simultaneità, si passa così poco tempo coi figli che non si ha il coraggio di disilludere le loro aspettative.
Allora non si usa più quella parolina magica che gli psicologi infantili, addirittura, sconsigliano: NO! Siamo arrivati al punto che non possiamo più dire “hai sbagliato!”. Succede sempre più frequentemente, in famiglia, in classe o nelle scuole calcio. Ci sono pulcini che, invece di ascoltare l’allenatore, danno retta al padre in tribuna, sovvertendo l’autorità e i principi del rispetto. Io un rigore sulle natiche lo tirerei al figlio e pure al padre. Sacrilegio! Ma Legrottaglie non era cristiano?
Proprio per questo. Un libro di insegnamenti educativi, molto prima di “Io e il mio bambino” e “Tata Lucia”, spiega che “chi risparmia la verga odia suo figlio, ma chi lo ama lo corregge”. Io penso che verga e calci nel sedere siano sinonimi e intedono gesti più simbolici che violenti, con cui si traducono efficacemente i “no” o “hai sbagliato”. Io sto con Salomone (l’autore) e Pieraccioni. Troviamo il tempo per dire queste parole, senza le quali si potrà anche diventare adulti, ma grandi mai.


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