Ambiente e qualità dell’acqua a Corongiu: un’ottantina di persone hanno partecipato ieri all’escursione nel territorio di Sinnai organizzata da Abbanoa e Legambiente nell’ambito delle iniziative legate alla Giornata Mondiale dell’Acqua.
I visitatori hanno toccato con mano lo strettissimo rapporto tra la tutela dell’ambiente e la qualità dell’acqua. A Corongiu, infatti, si trovano due dighe e un impianto di potabilizzazione di Abbanoa immersi in una zona dall’altissimo valore naturalistico. I partecipanti hanno potuto scoprire come viene prodotta l’acqua che arriva nei rubinetti di casa. Ad accompagnarli c’erano diversi tecnici di Abbanoa e volontari dell’associazione, il sindaco di Sinnai Matteo Aledda, la presidente regionale di Legambiente Annalisa Colombu e il presidente del Comitato Scientifico di Legambiente Sardegna Vincenzo Tiana.
Il punto di partenza è stato il potabilizzatore con la visita alle diverse sezioni dell’impianto dedicate ai vari trattamenti per rendere potabile l’acqua prelevata dagli invasi. Successivamente, lungo un percorso di circa 5 chilometri immerso nella macchia mediterranea, i visitatori hanno potuto vedere i resti della prima diga (realizzata nell’Ottocento e successivamente demolita), e delle altre due dighe tutt’ora in servizio. In particolare quella più in alto, realizzata negli anni Trenta del secolo scorso, ha colpito per la sua bellezza e per il panorama mozzafiato su tutto il Golfo di Cagliari.
La Sardegna ha il primato nazionale di regione dipendente dalle acque degli invasi artificiali: circa l’85 per cento. Acque che hanno necessità di complessi procedimenti per essere rese potabili proprio tramite gli impianti di potabilizzazione gestiti da Abbanoa: sono delle vere fabbriche dell’acqua, 45 in tutta l’Isola, capaci di produrre ogni anno 250 milioni di metri cubi di acqua potabile. Non solo potabilizzazione: l’impegno di Abbanoa è fondamentale anche sul fronte della depurazione in un’Isola che fa del turismo la propria forza. Mare pulito e coste incontaminate sono anche frutto della fondamentale azione svolta dai 350 impianti di depurazione attivi e che attraverso importanti processi di trattamento dei reflui restituiscono all’ambiente una risorsa pulita.