Ha resuscitato i sardisti, portandoli in parlamento grazie a uno spregiudicato Christian Solinas passato armi e bagagli a Pontida, ha stravinto le elezioni regionali del 2019 sia regionali che europee ma da quell’accordo, e dai 5 disastrosi anni di governo alla guida della Sardegna Matteo Salvini e la Lega sono stati polverizzati, passando dal 27,% delle precedenti europee al 5,5% di oggi, in cui peraltro includere la corposa quota Vannacci.
Un risultato che era nell’aria, anticipato dalla presa di distanza anche fisica da Salvini, con le piazze semivuote e le sale riempite a stento. Causato da una legislatura disastrosa, iniziata con le promesse del latte a un euro ai pastori per poi passare alla sanità e ai trasporti, di cui proprio i leghisti sono stati titolari, e finita con un fallimento su tutta la linea, evidentemente percepito in modo forte e chiaro dai sardi che hanno espresso con chiarezza il loro disappunto. Un risultato che rischia ora di travolgere anche i candidati sindaco che si sono immolati alla causa del centrodestra, pur sapendo di doversi far perdonare enormi responsabilità di coalizione.