La svolta di Martina Murenu, youtuber sarda: “Aiuto le vittime di bullismo, tra loro ci sono anche giovanissimi”

Bullizzata per anni tra insulti e sputi, la 27enne di Barrali ha sconfitto “quel nemico che non mi apparteneva” e, oggi, da consigli a chi è vittima dei bulli: “Molti casi sui social, anche contro 11enni e dodicenni: parlatene sempre, non arrendetevi mai”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA.


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

È stata derisa e presa in giro per anni, principalmente dai suoi compagni di classe: “Insulti e anche sputi, prese in giro perchè dicevano che non potessi comprarmi vestiti di marca. Per loro ero una sorta di nullità”. Le parole di Martina Murenu risalgono all’anno scorso, quando ha deciso di uscire allo scoperto e raccontare di essere stata vittima, per molti anni, di bullismo. A oltre un anno di distanza, la sua vita è ulteriormente cambiata: “È migliorata, mi sono liberata da un nemico che non mi apparteneva, il bullismo: oggi le persone mi cercano per parlarmi dei loro problemi, per cercare un riscatto”. Lei, nota youtuber sarda, 27 anni, di Barrali, è famosa per i suoi video ironici e che non possono non strappare un sorriso. E, dopo essere uscita allo scoperto, confessa di aver ricevuto molte richieste di aiuto: “Il bullismo non va mai in vacanza, ci sono ragazzi che mi hanno raccontato di essere stati derisi e bullizzati per l’aspetto fisico ma anche per piccolezze, perchè magari hanno l’erre moscia. Nessuno di noi è perfetto e nessuno di noi va giudicato”, afferma, decisa, la Murenu.
Che dispensa, ovviamente, consigli a chi vede in lei un possibile appiglio: “A tutti dico di parlarne sempre, anche con gli specialisti. L’unico messaggio è quello di non arrendersi mai, di non buttarsi giù”. E, tra lockdown e restrizioni, la Murenu riconosce che le offese e le prese in giro “pesanti” si sono spostate anche sui social: “Soprattutto. Lì la gente ci passa tanto tempo”, e i bulli “sanno benissimo che possono trovare lì le loro prede”. E spaventa, stando alle sue parole, anche l’età di alcune vittime: “Hanno 11 e dodici anni”.


In questo articolo: