Sergio Sorrentino, 15 anni fa, trasferisce il suo negozio da una delle stradine laterali a quella principale. “Alle venti chiudo se non c’è almeno un amico che mi fa compagnia. Ogni weekend distese di bottiglie spaccate e auto danneggiate”
“Quando arriva il buio i lampioni nuovi non illuminano quasi nulla. Girano troppe persone poco affidabili, alle 20 devo chiudere, non posso sempre chiedere agli amici di farmi compagnia”. Sergio Sorrentino, da quindici anni, ha un negozio che vende serrature e chiavi in viale Trieste. Prima, la sua attività era in una delle stradine laterali. “Esiste un problema di sicurezza enorme, anche per la vicinanza con piazza del Carmine”.
“Sono stato rapinato tre volte, ho le telecamere nel negozio ma sono inutili”. Richieste al Comune? “E cosa posso chiedere? Tanto non fanno nulla. Dal giovedì sera alla domenica sera facciamo la collezione di bicchieri e bottiglie lasciate sul marciapiede, e c’è pure chi stacca tergicristalli e specchietti dalle automobili. Una situazione allucinante”.











