È andata a “visitare” i suoi genitori, morti a pochi mesi di distanza e seppelliti, entrambi, nel cimitero di San Michele, in uno di quegli spazi nei quali le bare sono sottoterra e, visibile, c’è solo la lapide. Ma la “sorpresa” che si è trovata davanti ai suoi occhi Patrizia Murru somiglia “a una scena horror. Avevo creato un mini giardino con varie piantine e fiori, delimitato da pietre, sopra i loculi di mamma e papà. martedì 23 ottobre, al mio arrivo, ho trovato solo terra sparsa e segni inequivocabili del passaggio di una ruspa”, dice la Murru. “Ho chiesto spiegazioni a chi di dovere, e mi è stato risposto che dovevano fare così per pareggiare il terreno dopo le ultime piogge, ma è la prima volta che si è dovuti ricorrere a un gesto così estremo”.
È furiosa, la 53enne, e promette battaglia: “Sono intenzionata a chiedere i danni, materiali e morali, al Comune. Il sindaco, o chi per lui, non capisce che un cimitero è un cimitero e non una strada da riassaltare. Non chiedo troppo, ma un briciolo di umanità”.












