La rabbia dell’estetista di Marrubiu: “18 cittadini hanno chiamato il 112 perchè avevo metà serranda alzata”

Serranda alzata a metà per far entrare il tecnico e installare il registratore di cassa telematico, poi l’amara sorpresa: “Sono venuti i carabinieri, dicendomi di aver ricevuto 18 telefonate da altrettanti cittadini che avevano segnalato che il locale non era chiuso. Non stavo certo lavorando, sono schifata da tutti questi sceriffi”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Lei, la sua aiutante e il tecnico con mascherine e guanti ben fissati. Poi, all’improvviso, la “sorpresa”: la visita di due carabinieri. Il motivo? La sua attività commerciale, un centro estetico in via Napoli, a Marrubiu. Chiuso, ma con la serranda alzata a metà, quel tanto che basta per far scattare una pioggia di telefonate di sos alla caserma cittadina. A voler utilizzare un eufemismo, è amareggiata Patrizia Montis, estetista 39enne: “I militari mi hanno detto di aver ricevuto diciotto telefonate, da parte di altrettanti cittadini, che segnalavano che io avessi riaperto il mio salone. Falsissimo, stavo solo facendo montare il registratore di cassa telematico, obbligatorio dal primo giugno. Per fortuna, ho dimostrato tutto e non mi è stata fatta nessuna multa. Sono però schifata”, afferma la Montis, “non capisco se questo Coronavirus abbia trasformato molta gente in improvvisati sceriffi o cos’altro”. La donna, titolare di un centro estetico anche a Cagliari, come tutti i suoi colleghi sardi è ferma da ormai due mesi.

“C’è chi ha detto che, visto il periodo di crisi, la gente fosse migliorata. Non tutti, a quanto pare”, osserva l’estetista. “Era tutto in regola e non sono stata multata, domani devo iniziare la sanificazione del locale, penso che chiamerò direttamente io i carabinieri per avvisarli, prima che lo faccia qualcun altro”.


In questo articolo:


--}}