di Paolo Truzzu, consigliere regionale Fratelli d’Italia
La nuova Città metropolitana rischia di nascere già azzoppata per mancanza di personale sopratutto in quelle funzioni fondamentali per le quali i cittadini si aspettano più attenzione. Si richiamino i precari fermi da dicembre 2015 per contribuire a garantire l’operatività che serve. C’è il rischio che il nuovo ente sia un carrozzone inutile, vuoto, perché non in grado di svolgere il carico di lavoro per mancanza di personale.
Voglio ricordare che dall’inizio del processo di riforma a oggi il personale a disposizione si è praticamente dimezzato, decine di interinali sono stati mandati a casa pur vantando un rapporto con l’amministrazione che in alcuni casi sfiora i vent’anni, nonostante le competenze delle Provincia siano rimaste immutate se non addirittura accresciute. I dipendenti in servizio con sacrificio e professionalità portano avanti la baracca, ma così non è possibile continuare.
Si dia pertanto avvio a una serie di procedure selettive, che consentano di riassumere, negli uffici della Città Metropolitana e di quella che sarà la provincia del sud Sardegna, quei lavoratori che possono vantare le giuste competenze e che sono da subito utilizzabili per garantire il pieno funzionamento degli uffici pubblici e l’erogazione dei servizi ai cittadini.
Il rischio concreto è che i nuovi organismi non possano svolgere le tante funzioni che la riforma degli Enti locali ha assegnato loro – conclude Truzzu – proprio quando tanti lavoratori competenti e con esperienza di diversi anni negli uffici provinciali sono a casa, scaricati frettolosamente da una politica pasticciona.










