La grande vergogna nelle spiagge sarde: “Bentornati ai trogloditi dei rifiuti”

Gli incivili? Dopo il lockdown sono tornati, puntualissimi, anche in riva al mare. Eccole, le foto choc pubblicate della Guardie ambientali della Sardegna: “Il disgusto più grande? Gli autori, non sono certo turisti ma cafoni nostrani”


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Una carrellata di foto che, sicuramente, provocheranno l’effetto del voltastomaco. La Sardegna sfregiata, cumuli di rifiuti abbandonati vicino a quelle “perle” marine che fanno dell’Isola una meta ambita, e anche molto, dai turisti. E, nel weekend “lungo” – domani è due giugno, in tanti stanno facendo ponte – gli incivili, purtroppo, sono alcuni dei figli di una terra stupenda e unica. La denuncia arriva dalle Guardie ambientali della Sardegna: “Dopo il lockdown i cafoni tornano a dare prova della loro presenza! Non sono bastati tre mesi di penitenza per farci capire che l’unico bene prezioso che abbiamo è madre natura da cui ne deriva la nostra esistenza!
È bastato poco! Il tempo di poter rifare accesso alle spiagge che qualche troglodita ha pensato bene di abbandonare i propri rifiuti dopo la giornata di mare subito dopo l’uscita dalla spiaggia”.

“Le immagini scattate in tre località turistiche della Sardegna dimostrano quanta poca sensibilità ci sia ancora nei confronti della natura e la cosa che più ci disgusta è constatare che gli autori di questi gesti non arrivano da oltremare ma bensì nativi e indigeni della nostra isola! Si proprio così, sono cafoni nostrani e non il contrario vista la situazione turistica con la presenza di ospiti ancora assente. Questa vergogna è stata riscontrata un po’ ovunque e sopratutto in alcune spiagge più belle dell’Isola! Ma ci vuole così tanto caricare in macchina il sacchetto per poi differenziare il tutto e conferire in discarica? Siamo sicuri che il Covid-19 sarà sconfitto, ma abbiamo seri dubbi che il virus dell’ignoranza si possa estinguere”.


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