“La continuità territoriale è un diritto dei sardi, andiamo tutti a piazzare le tende a Bruxelles”

Dall’Europa nessun buon segnale per i trasporti via cielo, l’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa: “Vogliamo certezze per noi e per i turisti, abbiamo investito anche tanti milioni per l’America’s cup”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Il rischio è sempre più concreto: lo stop alla continuità territoriale per i sardi sta assumendo, giorno dopo giorno, le sembianze di un grande “fantasma” che spaventa tutti, dai cittadini agli imprenditori. Da Bruxelles non arriva quella “fumata bianca” che consentirebbe ai sardi di poter continuare ad avere rotte e tariffe anche scontate per spostarsi in Italia. Il tempo, ormai, corre a doppia velocità e Gianni Chessa, assessore regionale del Turismo, a margine della conferenza stampa per la presentazione delle nuove rotte aeree per il 2020, tuona: “La continuità territoriale è un nostro diritto, se continua così tutti i sardi dovranno scendere in piazza. Anzi, andare a Bruxelles a piazzare le tende”. Poi, intervistato da Casteddu Online, Chessa aggiunge che “non dipende tutto dalla Regione. Stiamo facendo il possibile, i trasporti sono una piaga antichissima per la nostra Sardegna. Vogliamo certezze per noi e per i turisti, per poter programmare il nostro futuro non solo in estate”.
E, prima dei mesi più caldi dell’anno, ci sono i cinque giorni di aprile con l’America’s cup a Cagliari: “Abbiamo investito 4,8 milioni, stiamo lavorando dietro le quinte anche se non tutti se ne accorgono. I commercianti che si lamentano ci fanno capire il loro attaccamento alla città, adesso è il momento nel quale bisogna restare tutti uniti”.