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«La Commissione europea più che aver affossato la flotta sarda, ha affossato la frottola sarda». Così il deputato del Pd Romina Mura commenta la bocciatura di Bruxelles degli aiuti chela Regione ha dato a Saremar, e l’obbligo per la compagnia di navigazione di restituire a viale Trento circa 10,8 milioni di euro.
Piuttosto che puntare sulla “flotta sarda”, «la Regione avrebbe dovuto pretendere di incidere sulla Convenzione stipulata dallo Stato con Cin Tirrenia, che ha prodotto i guasti che conosciamo e la multa che due settimane fa l’Antitrust ha comminato alla Cin e a Moby per aver fatto cartello», continua il deputato Pd.
È proprio sulla revisione di questa convenzione, che sarà in vigore fino al 2020, che punta il Pd. «Attraverso una risoluzione approvata nella Commissione trasporti della Camera – spiega Romina Mura – abbiamo chiesto di rivedere la Convenzione, un passaggio fondamentale per definire un altro modello di continuità territoriale. Ma per farlo dobbiamo avere i dati del ministero dei Trasporti. E stiamo ancora aspettando che Maurizio Lupi ci consegni gli stessi».
Ma la bocciatura di Saremar fa emergere anche un altro problema, che va affrontato a livello comunitario. «L’Europa non ha mai avuto una visione sistemica rispetto al problema dell’insularità. Quest’ultima deve diventare presupposto di un approccio politico più generale. La normativa degli aiuti di Stato deve tenere conto, oltre che del rispetto per la libera concorrenza, anche del raggiungimento di un’effettiva coesione sociale in tutta Europa, isole comprese», conclude Romina Mura.
Non ci sta invece Eugenio Murgioni (Fratelli d’Italia), che ribatte: “La decisione della Commissione Ue su Saremar è inconcepibile. Subito ricorso alla Corte di giustizia. “L’Unione Europea conferma tutte le sue contraddizioni. Non è concepibile che la compagnia di navigazione Saremar venga obbligata a restituire oltre dieci milioni di euro per aver usufruito di un finanziamento da parte dell’Amministrazione regionale. Un’azione svolta per cercare di rompere il divario insulare e favorire il collegamento tra i porti sardi ed il resto del Paese, un gap naturale che in troppi fanno finta di non vedere. In questo caso la Commissione Europea ha deciso di tutelare un mercato che era già viziato da un cartello tra vettori, così come confermato dalle recenti decisioni dell’Antitrust. Ancora una volta, Bruxelles si conferma lontanissima dalle esigenze del popolo sardo e vicinissima a quelle degli armatori privati. Chiedo ai vertici di Saremar ed al governatore Ugo Cappellacci di proporre immediato ricorso di fronte alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea contro la decisione della Commissione”, così Eugenio Murgioni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, commenta la decisione la decisione della Commissione Ue in merito ai finanziamenti erogati dalla Regione Sardegna a favore della controllata Saremar Spa”.