La recente proposta dei consiglieri regionali di Sardegna vera che auspica un accordo tra la Regione Sardegna e l’azienda Saras, ha riacceso il dibattito sulla Zona franca e sul ruolo della più più grande raffineria del Mediterraneo che nel 2012 ha avuto ricavi per quasi 12 miliardi su 33 miliardi totali del Pil sardo.
“Un’azienda, questa, che potrebbe rappresentare nell’ambito della Zona Franca, un punto di svolta epocale creando peraltro ricadute economico-occupazionali in Sardegna” afferma il consigliere comunale del gruppo la Base Sardegna, Claudio Cugusi che ha depositato un ordine del giorno.
Per Cugusi, “Se la raffineria della Saras venisse inserita all’interno del perimetro del punto franco di Cagliari, come già stabilito dalla Legge del 10 marzo 1998 (Norme di attuazione dello statuto speciale della Regione Sardegna concernenti l’istituzione della Zona Franca”), oggi definito nel Porto canale del capoluogo, si garantirebbe non solo un vantaggio fiscale enorme alla più grande industria sarda ma, tramite un accordo tra l’azienda e la Regione, anche il trasferimento nell’Isola da parte della Saras dei depositi commerciali da Cartagena in Spagna e da Arcola in Italia”.
“Tutto ciò – prosegue il consigliere comunale – favorirebbe entrate rilevanti, stimate in un miliardo di euro e che oggi, per Legge, la Saras versa alle regioni nelle quali vengono posti in vendita i prodotti petroliferi. Propositi, questi, che sono stati avanzati dal Gruppo consiliare regionale di Sardegna Vera che auspica per la Zona franca, la sottoscrizione di un accordo fra Regione e azienda quale primo passo per giungere ad un successivo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri di perimetrazione dell’Area fiscalmente favorita”.
Non solo: “la Zona franca non dev’essere intesa come uno slogan ma come una effettiva Zona franca del lavoro, consentirebbe anche alla città di Cagliari di utilizzare nuove risorse economiche, in sinergia con la Regione, a vantaggio delle imprese per abbattere i costi del lavoro, per ridurre la pressione fiscale e far ripartire l’economia. Un processo dunque importante per le imprese e gli abitanti della Sardegna”. Per queste ragioni, afferma Cugusi, il gruppo la Base Sardegna, ha presentato un Ordine del Giorno che impegnerà “Il Sindaco ad avviare una interlocuzione con la Regione Sardegna, per meglio definire il ruolo della città ed il concorso di Cagliari nell’istituzione della Zona franca del lavoro”.












