Il codice che stringe tra le mani è composto da tre numeri: “048”, esenzione per oncologici. Ma lei, Paola Pittalis, impiegata 45enne di Nuoro, per una visita ortopedica si vede “costretta a dover pagare, perchè a detta del poliambulatorio sarebbe la mia prima visita. Ma non è vero”, spiega la donna, “ne ho fatte altre in passato, sempre per motivi legati alla mia salute”. La donna sta combattendo più battaglie contro “tumori e carcinomi”, sin dai primi anni Duemila: “Diciotto anni fa il primo carcinoma, poi la chemioterapia. Quando avevo quasi finito il ciclo ho avuto, purtroppo, una ricaduta. Poi ci sono state altre diagnosi, sempre legate a melanomi e carcinomi. La mia è una patologia multipla, e gli stessi medici oncologi non sanno dirmi se ne sia totalmente uscita o meno”. Intanto, però, c’è quella che la Pittalis definisce una “beffa. Non è la prima volta che devo fare una visita ortopedica completa, a fine maggio dovrò andare sino a Siena per curarmi”.
“Nel 2019, viaggi esclusi, ho speso seimila euro per curarmi, sempre in ospedali privati. La mia è una questione di principio, per fortuna lavoro e posso mettere mano al portafoglio per pagarmi le spese mediche, anzi: quando devo viaggiare per questa importante ragione non ho nessun tipo di beneficio o aiuto”.












