Ecco quello che possiamo vedere in una giornata di festa come quella
di oggi I° novembre, una giornata splendente per cielo limpido e
temperatura estiva, e che hanno potuto godere, si fa per dire, i
commensali che hanno affollato i tavolini del Corso all’ora di pranzo.
Tra una forchettata fdi spaghetti alle vongole , un buon bicchiere di
vino e per secondo un piatto fumante di calamari fritti, il profumo
inaspettato e (s)gradevole dei mezzi della nettezza urbana che passano
a svuotare i cassonetti dei rifiuti che i ristoratori mettono tra un
tavolino e l’altro. Le foto di Mauro Mulas delle ore 15 di oggi 1
novembre e che me le ha cortesemente inviate, ne danno una
testimonianza che non ammette scusanti. E’ l’ideata degli orari oltre
che del sistema di organizzazione del ritiro dei rifiuti in Città, in
particolare nel Centro Storico, voluto e concordato dal Comune e dal
gestore del servizio, per il quale paghiamo milioni di euro,, soldi
pubblici, a carico dei cittadini, mentre i ristoratori invocano e
ottengono benefici di ogni tipo,compresa l’occupazione straordinaria
di suolo pubblico, con la storia dell’emergenza covid, che è una
emergenza sanitaria Mi si dirà che è in corso la trattativa per
superare queste difficoltà, che è il tipo di contratto vigente che non
consente modificazioni, ma è una scusa del tutto inaccettabile : se si
vuole, le condizioni contrattuali non rispondenti alla tipologia del
servizio basta sedersi ad un tavolo, chiarire le posizioni e le
necessità reali, non quelle presunte, e si può dare ai residenti in
primo luogo, che sono quelli che pagano le tasse, e ai turisti poi,
una Città pulita e vivibile. La tutela dell’igiene e della sanità
pubblica non è un dovere di legge, oltre che un connotato di civiltà ?
Basta andare all’indice del Codice penale per averne conferma.
Marcello Roberto Marchi











