Nel luglio scorso l’operazione “Frari” della Digos di Cagliari aveva portato a diverse misure cautelari nei confronti degli ultras accusati di associazione a delinquere, rissa, lesioni, danneggiamento e anche spaccio di sostanze stupefacenti. Oggi le prime sentenze in Tribunale.
Tra gli imputati nell’inchiesta della Procura del capoluogo sardo sugli Sconvolts, l’ex giocatore del Cagliari e ora dirigente Andrea Cossu, il gruppo ultrà della curva nord. Cinque di loro, accusati di diversi reati commessi contro altri gruppi di tifosi, hanno patteggiato una pena a tre anni e due mesi. Cossu, invece, ha patteggiato sei mesi convertiti in una multa.
L’ex calciatore era accusato di concorso esterno all’associazione. Era finito nel registro degli indagati con un ruolo marginale e perché alcuni suoi comportamenti – sempre secondo l’accusa – avrebbero indirettamente aiutato la sopravvivenza economica delle attività dei tifosi coinvolti nell’inchiesta.










