Il 2 settembre scorso non era presente al momento dell’incidente accaduto al presidente della Fiab Virgilio Scanu. Ma alcuni suoi clienti e una sua dipendente gli hanno raccontato per filo e per segno cosa è successo: “La bicicletta l’abbiamo custodita dentro il bar, poi una donna è venuta a prenderla”, racconta Roberto Usai. Cinquantaquattro anni, è il titolare della caffetteria che dà proprio nella porzione di quella pista ciclabile piena di buche e rattoppi dove, dodici giorni fa, il numero uno dei ciclisti cagliaritani se l’è vista davvero brutta. “Questa pista ciclabile non ha senso, tutti i giorni la maggior parte di chi utilizza la bicicletta la evita, pedalando direttamente in strada”, sostiene il barista.
“I pochi ciclisti che ci passano, beh, basta vedere i dossi e le buche per farsi un’idea”, afferma Usai, indicando proprio un mini fosso: “Ce ne sono tanti, e naturalmente sono molto pericolosi”.











