Animali in Sardegna, in questo caso cani: i migliori amici dell’uomo non se la passano bene. Randagismo e maltrattamenti sono i due “casi” maggiori di non tutela dei quattrozampe. Un canile c’è in ogni Comune sardo, e in alcuni casi ci sono amministrazioni comunali che si uniscono per averne uno da spartirsi. Ma i fondi sono insufficienti. Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia, ha depositato una mozione per reperire, nella prossima Finanziaria, delle risorse per invertire la rotta: “Bisogna rivedere la Legge 21 del 1994, applicata solo parzialmente, anche con il contributo delle tante associazioni, per reperire risorse da garantire ai Comuni che, a loro volta, stipulando convenzioni con le stesse associazioni, possano garantire il benessere dei cani e mettere nelle condizioni molte persone di poter lavorare. Certo, ci sono sardi che tra lavoro e casa hanno bisogno di aiuto, ecco perché i Comuni destinano giustamente gran parte dei fondi alle persone. Ma, con la manutenzione dei canili da parte delle associazioni”, argomenta Tocco, “si possono garantire dei pagamenti anche per molti volontari che si occupano dei cani”.
“Ci sono canili che, purtroppo, sono dei lager, e non per colpa delle amministrazioni comunali. Cani ammassati uno sopra l’altro e non curati, credo fortemente in questa mia mozione”, osserva l’esponente regionale di centrodestra, “e spero che sia accolta anche dai colleghi di centrosinistra, in Regione tutti hanno un elevato status morale e una coscienza. Reperire anche poche risorse in più per i nostri amici quattrozampe è utile”.











