Dopo settimane di portoni chiusi e sale deserte, anche in Marmilla riaprono i luoghi della cultura.
I diciotto comuni dell’Unione “Marmilla” festeggiano la riapertura dei musei e dei siti archeologici e culturali col ritorno della Sardegna in zona “gialla” da ieri, lunedì 17 maggio.
Quale miglior modo per celebrare oggi la “Giornata internazionale dei musei”, istituita a Mosca nel 1977 durante l’Assemblea Generale dell’International Council of Museums, principale organizzazione internazionale non governativa, che rappresenta i musei e i suoi professionisti.
Anche la Marmilla è terra di musei.
Proprio da questa zona interna trent’anni fa è partita la scommessa della cultura come volano di sviluppo per territori di periferia.
Oggi nei paesi dell’Unione ci sono musei, che raccontano della civiltà nuragica e prenuragica, ma anche del periodo medioevale e giudicale. Ed ancora esposizioni permanenti sulla flora e la fauna e sulle tradizioni di una fetta di Sardegna, che ha saputo far tesoro del suo patrimonio enogastronomico e artigianale.
Da ieri e ancora da stamani porte aperte nei musei e nei siti della Marmilla: un segnale di ripartenza per un settore fortemente penalizzato dalla pandemia.
GIORNATA DEI MUSEI Quest’anno la Giornata internazionale dei musei è dedicata al tema “Il futuro dei musei: rigenerarsi e reinventarsi”, argomento particolarmente attuale e sentito dagli operatori della cultura, visti, appunto gli effetti del Covid-19 su tutto il comparto. Ma questi luoghi della cultura non si sono arresi, neanche nel nostro territorio. Una resilienza fatta di nuove strategie di comunicazione multimediale, incontri e laboratori a distanza, consapevoli di rappresentare baluardi della cultura, ma anche dell’aggregazione sociale in una zona interna, che sente fortemente il bisogno della crescita condivisa e del confronto. Proprio nel sito dell’Icom si legge un invito ai musei ad essere attori del cambiamento: “”E’ il momento di ripensare la nostra relazione con le comunità, di cui siamo al servizio, sperimentare modelli di esperienza culturale e riaffermare con forza il valore essenziale dei musei nella costruzione di un futuro equo e sostenibile. Dobbiamo difendere il potenziale creativo della cultura come motore per il rilancio e l’innovazione dell’era post-Covid”.
IN MARMILLA I musei del territorio dell’Unione “Marmilla” sono pronti a raccogliere questa nuova sfida. Da ieri è iniziata la riapertura di sale e siti nel pieno rispetto delle normative anti-Covid (uso della mascherina, misurazione della temperatura all’ingresso, igienizzazione delle mani ed evitare assembramenti). Sino al venerdì ingresso libero senza obbligo di prenotazione, sabato e domenica la visita deve essere prenotata con almeno un giorno di anticipo, secondo le direttive del Governo.
Da ieri ingresso libero a Barumini nel sito Unesco di Su Nuraxi dopo gli ultimi restauri, che consentiranno una migliore fruizione dell’area archeologica, nel polo museale di Casa Zapara e nel centro culturale “Giovanni Lilliu”, che sino a tutto il periodo estivo ospiterà la mostra “Mario Cesare, dalla tela dipinta alla forma scolpita”. La Fondazione Barumini Sistema Cultura ha annunciato diverse novità sempre per il periodo estivo: a luglio la settima edizione dell’Expo del turismo culturale in Sardegna nella nuova location, davanti al nuraghe, la mostra su Pompei e le visite notturne a Su Nuraxi. Sempre da ieri porte riaperte al museo e al sito “Su Mulinu” di Villanovafranca con uno dei rari esempi di altare votivo presente dentro un nuraghe.
Ancora da ieri sono ritornati i visitatori nel museo del territorio “Giovanni Pusceddu” del Consorzio turistico “Sa Corona Arrubia” con i diorami sugli ambienti della Marmilla, sezioni su fauna e botanica, biblioteca storica e sale delle grandi mostre con l’esposizione ancora visitabile sulla fotografia “L’anima rubata”.
Stamani ha riaperto a Villanovaforru il parco archeologico e il museo “Genna Maria”, luoghi della cultura che nell’ultimo anno si sono adeguati alle nuove tecnologie per consentire la fruizione di questo patrimonio anche ai diversamente abili. Sempre da oggi a Sanluri visite consentite di nuovo al castello e, sabato e domenica, la possibilità di un biglietto unico per ammirare anche il museo del pane, a fianco del palazzo municipale, a Gesturi il museo della Giara, che racconta gli straordinari tesori ambientali e faunistici dell’altopiano dei cavallini con tante attività didattiche per i ragazzi.
Da domani ripartirà la macchina del museo multimediale del Regno d’Arborea a Las Plassas con un nuovo murale sulla parete esterna e tanti laboratori interessanti per gli studenti e a Tuili visitabili su appuntamento il museo dell’olio e degli strumenti musicali sardi nella Villa Asquer.
Sempre da domani a Siddi visite solo su appuntamento con prenotazione almeno due giorni prima nel museo delle tradizioni agroalimentari “Casa Steri”. Per gruppi e laboratori occorre invece prenotare almeno cinque giorni prima.












