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Sotto Cagliari un lago sotterraneo, oscuro, misterioso, di certo bello perché suggestivo. Riflette un cielo di roccia, il grande bacino idrico che potrete osservare in questo video realizzato dalla troupe televisiva del programma SCOPRIRE.
NO ALLE EVASIONI. Si tratta delle caverne sotto piazza d’Armi, che un tempo furono tenute sotto osservazione per il timore che i detenuti potessero in qualche modo scappare dal soprastante Carcere di Buoncammino. Fatto improbabile perché i cunicoli che dalla Casa circondariale degradavano in gran segreto verso la zona de Sa Duchessa, accanto alla Facoltà di Lettere, furono in parte murati e anche chiusi con spesse grate di ferro. Insomma oramai sono pochi gli accessi per raggiungere le “grotte dei laghi” meglio definite come “cavità delle frane”.
Infatti, come non ricordare i numerosi smottamenti che sono avvenuti in piazza d’Armi come in viale Merello e dintorni? ADDIO CROLLI? Intanto proseguono in questi giorni i lavori per la realizzazione dei sottoservizi in via Peschiera, il documentario visibile su Internet ripercorre alcune tappe della storia di Cagliari che nella zona di piazza d’Armi ha una elevata concentrazione di ambienti sotterranei, cavità perlopiù artificiali. A crearle furono i popoli colonizzatori nei millenni passati per estrarre la roccia calcarea utile per l’edificazione delle varie Cagliari: fenicio-punica, romana, pisana, catalano-aragonese, spagnola. Non solo. Una volta abbandonate che fine hanno fatto queste testimonianze sotterranee, queste ex cave? A volte sono state stuccate e sono divenute cisterne per la raccolta dell’acqua piovana. Altre volte (per la maggior parte), una volta abbandonate, si sono riempite di rifiuti. Ma anche dell’acqua che filtra dalla città di superficie, o che proviene dalle perdite della rete idrica. Guardare per credere.