di Marco Baliani- attore e regista
Sono dal 6 giugno qui a Cagliari, il teatro Massimo mi accoglie premuroso e attento coi suoi tecnici, operatori e attori alle 9 di mattina e esco poi la sera alle 18 .È allora che Cagliari mi si dispiega davanti in tutta la sua luce. È una gran bella città, lo è diventata in questi anni, ci sono venuto molte altre volte, ma adesso la sento molto diversa. Si percepisce nella gente un orgoglio di appartenenza civica che prima non c’era, non so come dirlo, la città è nitida, gli autobus circolano con facilità, la auto si fermano davanti alle strisce pedonali, c’è una libreria ogni duecento metri, c’è voglia di parlare, di confrontarsi, i ristoranti sono accoglienti, i negozianti gentili senza essere invadenti. E così via, a diversi gradi, compresa l’attività del teatro Massimo, l’intrecciarsi di progetti, la presenza di una film commission stimolante, insomma m’è venuta l’idea che potrei viverci in questa città, perché è molto raro sentire così fortemente la presenza di una Polis, speriamo che duri e che sia di contagio ad altre situazioni.











