Dal tirocinio pagato dalla Regione al contratto, vero e proprio, da barman in un bar centralissimo di Quartu, in via Marconi. Lui è Davide Fanzecco: 33 anni, affetto dalla sindrome di Down, pienamente autosufficiente e amante di basket, nuoto, calcio, padel e decine di altre attività sportive e sociali. Qualunque cosa va bene pur di non restare fermo. E il contratto di lavoro (due giorni ogni 48 ore, barman dalle 11 alle tredici) Fanzecco se lè davvero sudato, al punto che la mamma Caterina Piras gli ha dedicato ieri, primo maggio 2023, festa del lavoro, un commovente post: “In questa giornata dedicata ai lavoratori una nota di ottimismo e ringraziamento a tutti i datori che come Kemu caffè & restaurant a Quartu offrono un’opportunità senza escludere nessuno”. Proprio come è stato per suo figlio. Davide Fanzecco ha studiato all’Alberghiero, conquistando l’importante attestato di frequenza che gli ha aperto le porte del mono del lavoro, senza nessuna distinzione o riduzione legata alle sue condizioni.
“Prima ha lavorato in un fast food ma, per colpa del Covid, i titolari avevano dovuto tagliare sul personale e ci era passato anche lui”, ricorda papà Alberto: “Oggi mio figlio serve regolarmente caffè, cappuccini e bibite a tutti i clienti e ha da subito conquistato la fiducia dei padroni del locale e di chi lo frequenta spesso o solo ogni tanto: Si tratta di un bellissimo risultato che è bello rendere pubblico, quando si parla di integrazione è giusto che venga garantita davvero a tutti”.











