“Questo gesto estremo non è protervia, non è barrosimini, è la necessità impellente di arrivare a chiedere in maniera urgente un prezzo che dia dignità al nostro lavoro. Non può essere fatto altrimenti se non con gesti eclatanti, questa è solo la punta la più evidente ci saranno altri modi per contestare e portare a reddito questo latte. Rimane il gesto più importante di chi ha bisogno di portare ogni mese lo stipendio lavorato a casa”.
Sono le durissime parole dei pastori di Silius accompagnate da un atto che probabilmente non avrebbero neanche mai immaginato di fare: gettare il frutto del loro sudatissimo lavoro, centinaia di litri di latte nello scarico.












