Il festival di Sanremo si è appena concluso e molti diranno “per fortuna”. La kermesse canora italiana più famosa al mondo si è destreggiata fra qualche polemica, momenti decisamente evitabili e altri estremamente belli che anche il conduttore e direttore artistico Amadeus rivendica (su tutti, l’intervento del Maestro Giovanni Allevi, che ha portato sul palco il racconto della sua malattia). La settimana sanremese viene commentata praticamente da tutti, anche da chi non lo guarda (e lo dice con un certo orgoglio). C’è chi si ritrova le bacheche social inondate di foto degli abiti indossati o brani ripostati nelle storie Instagram. C’è chi lo segue minuto per minuto e ama criticarne ogni aspetto per poi sentirne la mancanza a kermesse finita. C’è chi, invece, lo ama a prescindere anche nelle sue parti più discutibili. Le canzoni in gara quest’anno erano veramente tante (forse troppe) e ha trionfato, come ormai tutti sanno, Angelina Mango, sostenuta a mani basse soprattutto da giornalisti e radio. Secondo posto per rapper partenopeo Geolier, terza Annalisa, che probabilmente questa volta credeva davvero di arrivare sul gradino più alto del podio. Ma questi sono solo dati effettivi che saranno dimenticati nel giro di pochissimo e già da domani ciò che conta davvero saranno solo le canzoni e ciò che il pubblico deciderà di premiare col tempo. Ci sono tante canzoni che, piacciano o no, hanno già un loro pubblico di rifermento ben preciso. La stessa Annalisa è già colei che ha la canzone più ballata sui social e l’ascolteremo a lungo. Mahmood, orgoglio sardo, ha all’attivo due vittorie su tre partecipazioni e anche senza podio il suo brano è già il più ascoltato sulle piattaforme e trasmesso in radio. Stesso discorso per i The Kolors, che dopo l’inaspettato successo di “Italodisco” (tradotta anche in inglese), hanno già una strada tracciata verso un’estate da protagonisti.
Angelina Mango La giovanissima figlia d’arte ha avuto in un anno un’escalation straordinaria che l’ha portata fino alla vittoria di ieri sera. Un percorso sicuramente veloce, ma meditato e ben costruito. Angelina ha solo 22 anni e molto ancora da fare e (ci si augura) da dire, ma ha già dimostrato educazione e testa sulle spalle. Toccherà a lei sfruttare le occasioni che le si sono presentate davanti e che lei ha saputo prendere, fino a questo momento, con energia e caparbietà. Un talento fresco e spontaneo, maturato in fretta, che saprà difendersi. Il vero Festival, insomma, inizia già oggi, quando tutto il caos e il carrozzone tanto amato e odiato diventa realtà e saranno solo le canzoni a parlare. Niente polemiche, vestiti alla moda, ospitate, balli del qua qua e scarpe con loghi troppo in vista. Una vecchia e saggia canzone di Bennato diceva “Sono solo canzonette”, ma anche divertirsi è una cosa seria.