Ha dipinto una panchina con la vernice rossa, aiutato dai suoi nipotini, perché voleva dare un contributo forte alla battaglia contro la violenza sulle donne. Giuseppe Orgiu, cittadino di Isili nel sud Sardegna, finito il lavoro e convinto che il suo impegno sarebbe stato apprezzato, il 25 novembre ha posizionato la panchina nella piazza davanti al Municipio, per onorare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un gesto che però non è stato apprezzato dall’amministrazione comunale della cittadina, che ne ha ordinato l’immediata rimozione. Perché non c’erano le autorizzazioni, ha poi fatto sapere l’assessore Erica Anedda, mentre dal sindaco Luca Pilia, esponente di Fratelli d’Italia, non è arrivata nessuna dichiarazione.
Ma la panchina rimossa da piazza San Giuseppe da stamattina ha un suo posto d’onore davanti alla sede dello Spi Cgil al civico 4 di via Dante. “Una bella chiazza rossa per ricordare a tutti quello che ognuno di noi può fare, nella sua quotidianità, contro la violenza sulle donne – ha detto la segretaria della Camera del Lavoro Metropolitana Cgil Simona Fanzecco sottolineando che “la panchina è un simbolo, esporla significa memoria e rispetto per le vittime oltre che impegno per far sì che venga superata la cultura patriarcale della quale ancora purtroppo è intrisa la nostra società”. L’inaugurazione stamattina, nel corso dell’iniziativa organizzata dalla Cgil di Cagliari insieme allo Spi Cgil territoriale e alla Lega di Isili, che hanno voluto coinvolgere le studentesse e gli studenti dell’Istituto tecnico commerciale Gino Zappa e del Liceo scientifico Pitagora. Alle istituzioni scolastiche, ma anche ai giovani perché tengano alta la guardia, si è rivolta in particolare la segretaria Fanzecco per rimarcare “il ruolo fondamentale dell’istruzione nel costruire una cultura fondata sui valori della libertà, dell’autodeterminazione, del raggiungimento di una reale parità tra i generi”. Così, stamattina, il sindacato “ha voluto anche dare dignità e riconoscimento al gesto di Giuseppe Orgiu, un cittadino impegnato che, non a caso, aveva voluto dipingere quella sua panchina insieme ai nipotini. Al di là delle polemiche seguite alla rimozione della panchina, per la Cgil quel gesto, quella sensibilità, non poteva cadere nel vuoto. Ecco perché – sottolineano i dirigenti regionali – quella panchina oggi è davanti alla sede dello Spi Cgil”.












