L’opposizione in Consiglio regionale attacca Cappellacci e la finanziaria 2013 varata dall’attuale Giunta. Una manovra che, secondo il capogruppo del Pd Giampaolo Diana, rischia di far perdere all’isola 1 miliardo di euro all’anno. “Una perdita – spiega Diana – dovuta all’inconcludenza di Cappellacci, incapace di dialogare con il Governo. Questa finanziaria é lo specchio del fallimento della Giunta: fallimentare il patto di stabilità, così come la continuità territoriale. Inoltre in cinque anni non é stato fatto uno straccio di riforma di settore”.
Critiche soprattutto sulla decisione di non abolire i Consigli di amministrazione degli enti. “Il presidente della Regione – continua Diana – cerca di imbrogliare i sardi, perché la norma che ne prevede la soppressione é stata cassata per la seconda volta, nonostante ci sia una precisa volontà popolare espressa con il referendum. I cda costano, ma Cappellacci continua a voler mantenere in piedi questi organi. Poi c’è la Sanità, un settore strategico ormai fuori controllo che, con la nuova finanziaria, costa all’isola 300 milioni in più”. Tagli previsti anche per gli studenti fuori sede, all’editoria e lo spettacolo, settore quest’ultimo che vede impiegate circa 3 mila persone. “Il rischio – dice il capogruppo del Pd in consiglio regionale – é che tra qualche settimana 30 mila lavoratori non percepiscano neanche più un euro”.
Secondo il centrosinistra sardo le stesse parti sociali e forze economiche hanno espresso parere negativo per la finanziaria, definendola una “manovra completamente da riscrivere”. E chiedono che si dia spazio a due priorità: l’occupazione e la difesa del territorio, soprattutto dopo le tragiche vicende legate all’alluvione che ha colpito l’isola.
“Quella che ci é stata presentata – sottolinea Franco Sabatini, Pd, e vicepresidente della commissione Bilancio – é una finanziaria senza idee e programmi. Di cinque articoli che la compongono, ne rimangono solo due: quello che prevede un piano straordinario del lavoro, di 45 milioni di euro, e un fondo per lo sviluppo e la competitività, di 60 milioni. Una manovra che va riscritta completamente dal Consiglio regionale”.











