Nazareno Pacifico, radiologo, da 11 mesi direttore sanitario dell’ospedale Brotzu dove praticamente nel suo mandato ha gestito il difficile accorpamento del più grande ospedale della Sardegna con altri due poli specializzati come l’ Oncologico e il Microcitemico. Proprio ieri ha rimesso il suo mandato chiedendo tre mesi per poter decidere definitivamente. Ma se eventualmente lo si volesse confermare, questa volta non a tempo determinato, potrebbe anche accettare la proposta. Quindi lascia aperto uno spiraglio per poter continuare nel suo lavoro se, come detto, questa volta non le saranno imposti dei limiti di tempo.
Dottor Pacifico perché ha rassegnato le dimissioni?
“Me ne vado per fatti personali chiedendo tre mesi di tempo. Al presidente Pigliaru ho scritto che ci sono momenti della vita in cui uno arriva a dei bivii senza indicazioni e sceglie la strada secondo coscienza. Io sono pronto quindi a rientrare all’Ospedale Sirai”.
Ha avuto pressioni durante il suo mandato?
“Non ho avuto nessuna pressione, sono stati 11 mesi straordinari nei quei ho avuto le collaborazioni di professionalità importanti ma anche di impiegati e operatori”.
Come ha vissuto l’unione dei tre Ospedali?
“Dal punto di vista amministrativo e burocratico unire tre ospedali diversi in un’unica azienda e difficile. È un lavoro importante che non si può fare da commissariamento a commissariamento ma richiede una prospettiva lunga e un lavoro fatto bene”.
Ma l’accorpamento produrrà qualcosa di utile?
L’unione dei tre ospedali avrà dei risvolti positivi perché a Cagliari ci sarà una sorta di cittadella della salute”.
Il suo mandato presupponeva appunto questo accorpamento?
Io mi ero messo a disposizione per un anno per compiere questo lavoro, lo abbiamo fatto ma non è completo, ci vorranno altri tre anni per finirlo”.
Quale sarà il prossimo futuro degli ospedali cittadini?
“A Cagliari dovrà esser chiuso l’ospedale Marino, quindi nel momento che si completerà il Policlinico Universitario con l’aspetto del pronto soccorso, si è lavorato sul Brotzu per recepire altre attività di emergenza e si lavorerà sul Santissima Trinità, si arriverà alla gestione da parte di questi tre poli di tutte le attività sanitarie e dell’emergenza: la prospettiva a mio parere è buona”.
Lei verrà sostituito e da chi?
“Non so chi mi sostituirà io ho preso tre mesi di tempo ma se dovessero decidere di non chiamarmi senza provvisorietà io mi metto a disposizione. Ci vuole autorevolezza e prospettiva per portare avanti un lavoro così impegnativo”.
Che lavoro ha fatto al Brotzu e cosa le è costato?
“Il lavoro sulla carta è tutto disegnato e io sono sereno su quello che ho fatto. Bisogna dire che questo tipo di attività è terribile e ti stronca fisicamente. Vede ho cercato di guardare avanti iniziando a inviare dei medici dal Brotzu all’Oncologico per mischiare piano piano le professionalità senza imporre niente.
A proposito di Oncologico qual è il suo futuro?
“Posso dire che è stato aggiudicato il bando per fare la Breast (attività interdisciplinare nella quale operano specialisti quali: il senologo, il radiologo, l’ecografista, il medico nucleare. ndr)regionale del settore mammella e tutte le attività verranno concentrate all’Oncologico anche quelle che attualmente sono al Brotzu”.










