“I miei fratelli scomparsi a Dolianova da 5 settimane, quando potremo dargli una degna sepoltura?” 

L’appello di Caterina, sorella di Massimiliano e Davide Mirabello, spariti nel nulla lo scorso nove febbraio: “Ricerche a rilento per colpa dell’emergenza Coronavirus, ma sapere la verità è un nostro diritto” 


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“Vogliamo poter dare una degna sepoltura a Massimiliano e Davide, continuate a cercarli”. A parlare così è Caterina Mirabello, una delle sorelle dei due uomini scomparsi lo scorso nove febbraio da Dolianova. Da quella domenica pomeriggio nessuno li ha più visti: dopo aver trovato la loro auto bruciata e tracce di sangue non distanti dalla loro abitazione, la procura ha deciso di vederci chiaro, e una coppia di vicini (Joselito e Michael Marras, padre e figlio) sono stati indagati. Il fascicolo aperto è quello per duplice omicidio. Le ultime notizie sulla vicenda risalgono allo scorso ventisette febbraio: i carabinieri di Dolianova, i Vigili del Fuoco e i sommozzatori hanno ispezionato le campagne dolianovesi, inclusi alcuni pozzi e laghetti. Poi, nelle ultime due settimane, nessun altro sviluppo significativo: “Siamo venuti a conoscenza che le ricerche per vari motivi stia andando a rilento. Mi rendo conto che  il nostro Paese sia stato colpito da una grave emergenza, ma vorrei chiedere che le ricerche relative ai miei fratelli continuassero in modo di poterli ritrovare e dargli una degna sepoltura”, afferma Caterina Mirabello.
La donna si augura che, presto, vengano battute “altre zone” per trovare il 36enne e il 40enne di origine calabrese spariti nel nulla. “È un nostro diritto sapere la verità”.


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