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Nuova protesta dei “Figli della crisi”, i giovani del Sulcis Iglesiente, la provincia più povera d’Italia. Sono circa 40 i figli di operai cassintegrati e in mobilità Alcoa, arrivati a Cagliari questo pomeriggio che si apprestano a passare la loro prima notte in tenda sotto i portici di via Roma, davanti al Consiglio regionale. Chiedono alla politica risposte concrete, “resteremo qui finché non avremo garanzie”, fanno sapere. E annunciano per domani una manifestazione per le principali vie della città.
I motivi sono gli stessi che avevano portato i “figli della crisi” a passare l’anno scorso le feste natalizia sotto il Consiglio regionale. “Le richieste per cui ci battiamo sono tante – spiega Ivano Sais, portavoce del comitato – dal miglioramento dell’edilizia scolastica, fino al diritto allo studio che passa, per esempio, dalla concessione dei libri in comodato d’uso e dalle agevolazioni sui costi degli abbonamenti sui mezzi di trasporto ormai alle stelle. E poi c’è ovviamente il dramma della disoccupazione. Ai nostri politici chiediamo impegni precisi perché siano possibili nuove forme di sviluppo, che si possono realizzare grazie a turismo, agroalimentare e agricoltura, ma anche valorizzando il patrimonio archeologico, minerario e industriale del nostro territorio. Loro devono darci gli strumenti per poter far rinascere la nostra terra: la situazione che viviamo nel Sulcis é vergognosa”.