Guerra tra malati di Sla in Sardegna, Dj Fanny contro Palumbo: “Dove sono i soldi?”

“Io, cari miei, ho pubblicizzato e donato fior di quattrini per lo sla dream team e l’ho fatto nella speranza che questa super squadra trovasse presto una cura che mi facesse guarire. Dove sono questi medici? Stanno lavorando? Quanti soldi hanno ricevuto?”


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E’ guerra tra due noti malati di Sla della Sardegna. Nel proprio profilo Facebok Dj Fanny ha attaccato duramente Paolo Palumbo. “Leggo commenti assurdi del tipo: “che squallido che se la prende perché Paolo ce l’ha fatto e lui no”; “che delusione dj Fanny, questa caduta di stile perché è invidioso”. Ma quale caduta di stile? Ma come fate a non capire che la vicenda-Sanremo è stata soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso? Io ho nominato Sanremo solo ed esclusivamente per dire che questa era l’ennesima maniera per spostare l’attenzione dalle cose veramente importanti. Ora capisco perché molte volte le persone non denunciano le ingiustizie: perché non vengono capite e vengono invece attaccate!
Qui si sta parlando di ben altro, signori: di fantomatici progetti, di raccolte fondi in cui io ho messo la mia faccia e il mio impegno oltre che i miei soldi, proprio come tanti altri di voi. Molti hanno scritto che avremmo dovuto essere uniti. Eh no cari! Io ho sempre denunciato le inadempienze del sistema sanitario nazionale e, a maggior ragione, da malato, ho il dovere e il sacrosanto diritto di avere risposte su vicende poco chiare come quelle che hanno come protagonisti la famiglia Palumbo. E non mi fermerò finché non avrò risposte e lo stesso dovreste fare voi, sinceramente.
Io, cari miei, ho pubblicizzato e donato fior di quattrini per lo sla dream team e l’ho fatto nella speranza che questa super squadra trovasse presto una cura che mi facesse guarire. Dove sono questi medici? Stanno lavorando? Quanti soldi hanno ricevuto? E l’assurda vicenda Brainstorm?
Il ricavato del libro Sapori a colori? Quando dimostreranno, documenti e testimonianze alla mano, che mi sono sbagliato, che è tutto un grosso malinteso allora sarò il primo a prendersi le proprie responsabilità e a chiedere scusa in ginocchio (simbolicamente per ovvi motivi)”.


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