Grande festa a Paulilatino per Giovanni Carta: “Ha sconfitto il Coronavirus a Parma”

Il 50enne, emigrato in Emilia Romagna, è uscito dal tunnel del virus dopo un lungo e duro ricovero in due ospedali: “Ora può riabbracciare tutti e prepararsi, a settembre, a diventare nonno”. GUARDATE il VIDEO


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Grande festa a Paulilatino per il ritorno di Giovanni Carta. L’uomo, cinquant’anni, da decenni è emigrato in Emilia Romagna, dove fa l’operaio. Sposato, due figli, a marzo arriva il nefasto esito del tampone: positivo al Coronavirus. E inizia il suo calvario. Ricoverato prima all’ospedale di Fidenza, poi il trasferimento a Parma e quasi due mesi di lotta. Oggi, dopo essere totalmente guarito, l’arrivo nel paesino sardo: “Ringrazio i paulesi, l’ha già fatto il sindaco quando stavo lottando in ospedale contro questo virus maledetto, però mi sento in dovere di ringraziarlo di persona per l’affetto e le preghiere, per la vicinanza a mia moglie e alla mia famiglia. Grazie di cuore, mi avete dato una dimostrazione d’affetto tale che avevo bisogno di ringraziarvi personalmente. Non è facile affrontare questi momenti e queste situazioni, grazie di nuovo al sindaco”. E il primo cittadino, Domenico Gallus, spiega che “Giovanni ha lottato per settimane per la sua sopravvivenza. Fa parte dei cinquantenni del paese, purtroppo a causa delle limitazioni imposte dal Covid potremo solo fare i festeggiamenti religiosi per Santa Maria Maddalena. Ma potremo organizzare gli altri eventi più avanti, magari alla vigilia di Ferragosto. Giovanni è qui con noi, è Covid Free, può circolare liberamente senza mascherina”. Contattato da Casteddu Online, il primo cittadino aggiunge che “il cinquantenne ha dovuto superare dei momenti duri, adesso ha potuto riabbracciare anche i suoi due figli e prepararsi alla grande gioia, a settembre, di diventare nonno”.
Giovanni Carta, il 5 aprile scorso, aveva trovato la forza di scrivere una lunga lettera a Domenico Gallus. Eccola, di seguito: “Ciao Domenico… Sono Giovanni Carta. Volevo solo dirti di fare tutto quello che puoi in base alle tue possibilità per il ruolo che ricoprì a Paulilatino per arginare il virus che sta attanagliando tutta Italia e non solo. È probabile che qualcuno ancora non abbia compreso la forza distruttiva del Covid-19. Qui a Fidenza, il cui ospedale è stato trasformato completamente in ospedale Covid in tutti i suoi reparti, si vedono scene veramente terribili… Le ambulanze portano via le persone risultate positive da casa che ancora camminano con le loro gambe e i loro famigliari nel giro di qualche giorno ricevono la telefonata dall’ospedale per essere messi al corrente dell’avvenuto decesso.  Le persone muoiono senza la vicinanza di nessun parente perché in ospedale non si possono effettuare visite parentali. Anche per i famigliari vedere il proprio caro andare via ancora vigile e sulle sue gambe per poi non rivederlo più è qualcosa che non si può descrivere. È come vedere il proprio caro partire per la guerra e non sapere se tornerà. Solo che vederlo andare via in ambulanza rende la cosa ancora più straziante. Qui in provincia di Parma la mortalità dei contagiati arriva al 10% e DIO non voglia che succeda questo anche in Sardegna. Fai di tutto per fare capire ai Paulesi che questa situazione non è una cosa da prendere alla leggera. Usa anche la linea dura perché è meglio piangere per una multa piuttosto che per una vita che non c’è più. Purtroppo sappiamo che la sanità in Sardegna non può competere con quella del nord e credimi…. Qui la sanità è in ginocchio e non voglio nemmeno immaginare cosa potrebbe succedere in Sardegna se questo virus dovesse propagarsi lì. Proteggi il nostro paese con tutti i mezzi. Io ho sempre Paulilatino nel cuore come tutti gli emigrati che sono partiti da lì e che vogliono tornare appena possono. Adesso ti saluto e virtualmente ti abbraccio così come vorrei abbracciare tutto il paese”. A quasi quattro mesi di distanza, quell’abbraccio è finalmente diventato reale.


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