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Gonnesa si blinda contro il virus e chiude scuole parchi e palestre. Il sindaco Cabiddu lo annuncia ai cittadini: “Care concittadine e cari concittadini, nella giornata di oggi si è delineato ancora di più lo stato dell’emergenza epidemiologica nel nostro paese. Dalla continua interlocuzione con ATS e autorità preposte è stata mappata con precisione la catena dei contagi relativa ai 18 positivi annunciati ieri. Tra le giornate di domani e martedì verranno sottoposti a tampone circa 30 cittadini di Gonnesa.
Sono numeri decisamente ridimensionati e confortanti rispetto alle preoccupazioni che emergevano ieri.
Questi numeri ci dicono che il focolaio, benchè importante, è stato puntualmente individuato e circoscritto, ma in previsione di ulteriori sviluppi abbiamo deciso di emettere un provvedimento che per il momento non chiude totalmente il paese, ma che restringe notevolmente la vita pubblica e sociale della nostra comunità.
Da domani sarà obbligatorio l’utilizzo delle mascherine senza limitazione oraria sia al chiuso che all’aperto.
Saranno sospese le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado.
Saranno interdetti gli spazi pubblici attrezzati, il parco giochi di Piazza del Minatore e la palestra della pineta di Plage Mesu.
Saranno sospese le attività sportive e l’utilizzo degli impianti ad esse connesse.
Le attività commerciali e gli esercizi dediti alla ristorazione, i bar, i pub subiranno limitazioni d’orario di apertura al pubblico. Sarà possibile comunque garantire la ristorazione con consegna a domicilio.
Le altre attività commerciali saranno tenute ad intensificare le operazioni di igienizzazione e sanificazione degli ambienti.
L’ordinanza che ho appena firmato ed è in pubblicazione, inoltre, raccomanda, il rispetto del divieto di assembramento di qualsiasi genere.
Queste misure saranno operative già da domani e avranno efficacia sino a domenica 4 ottobre compreso, salvo ulteriori modifiche o proroghe che si dovessero rendere necessarie.
A prescindere dalle prime restrizioni a cui il nostro paese va incontro, richiamo, ancora una volta, ciascuno di noi al senso di responsabilità personale che è però in questo caso collettiva.
Con la coscienza di aver preso decisioni difficili e pesanti per la comunità chiedo ai cittadini di non render vano questo nuovo sacrifico per Gonnesa.
Abbiamo bisogno di tutti, ciascuno per la propria competenza, per uscire uniti e nel più breve tempo possibile da questa difficile situazione.