Gonnesa, 20enne pestato da quindici ragazzi in spiaggia: “Raffica di calci e pugni per una spinta”

Circondato da un gruppo a Plage Mesu e brutalmente picchiato di notte. La vittima, Emanuele Bachis, di Vallermosa, è al Ss. Trinità: “Zigomo spaccato e un mese di cure, se fossero stati un po’ più forti chissà come mi avrebbero ridotto: tutto questo per aver difeso un amico”


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In quindici contro uno nella spiaggia di Plagemesu, la notte tra il 14 e 15 agosto. Un pestaggio in piena regola, quello raccontato dalla vittima, Emanuele Bachis, 20enne di Vallermosa. Una serata spensierata che, nei fatti, si è trasformata in un incubo. E che, presto, potrebbe essere oggetto di indagini da parte delle Forze dell’ordine: “Ero in spiaggia con un gruppo di amici. All’improvviso, uno di loro ha dato per sbaglio una gomitata a un estraneo e io sono andato per difenderlo. È nata una discussione”, racconta Bachis, “lui ha iniziato a rispondermi male e utilizzare toni che non doveva tenere. Aveva una bottiglia di vetro in mano, gliel’ho presa e mi ha dato una spinta”. Il ventenne, subito, ha deciso di ricambiare: “Gliel’ho resa e, in quel momento, sono arrivati altri giovani. Erano almeno in quindici, mi hanno picchiato, dandomi calci e pugni e facendomi cadere”: E, una volta finito a terra, giù altre botte: “Mi hanno preso a calci in faccia. Un mio amico mi ha soccorso e loro se ne sono andati. Siamo andati sino al Cto di Iglesias, mi hanno visitato e dimesso e, il giorno dopo, sono venuto al Santissima Trinità di Cagliari”.
Lì, dopo un’altra visita, la decisione del ricovero e dell’intervento “maxillo facciale. Lo zigomo sinistro è rientrato e ho vari danni alla faccia”. Il giovane è già stato sottoposto a una prima cura: “Ma ne avrò per trenta giorni”. Tanta violenza “per una spinta. Mi stavo solo divertendo in spiaggia con i miei amici, tra una birra e un po’ di musica. Farò la denuncia ai carabinieri, voglio che chi mi ha picchiato mi paghi i danni”.


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