
La Sardegna può evitare il passaggio in zona gialla, per la seconda settimana consecutiva, per pochi posti letto liberi nei Covid hospital. I contagi sono in crescita, ieri sono stati 389, ma in parallelo ci sono state dimissioni sia nei reparti standard sia in quelli di terapia intensiva. Dimissioni o persone che non ce l’hanno fatta, viste le tre vittime delle ultime 24 ore, ma numeri che, oggi, consentono all’Isola di restare in zona bianca anche da lunedì prossimo. I dati ufficiali di Agenas parlano chiaro: le terapie intensive sono piene per il dodici per cento, i reparti di area medica per il 14, un punto percentuale sotto il livello di guardia. È proprio quest’ultimo dato che può salvare la nostra regione, dove purtroppo l’incidenza dei casi ogni centomila abitanti è ben sopra il limite di cinquanta.
E, con sempre più comuni sardi che hanno raggiunto l’immunità di gregge (l’ultimissimo caso è quello di San Giovanni Suergiu), i dati in possesso all’Ats vedono il raggiungimento dell’immunità in tutta la regione “entro 25 giorni”, come ha detto Massimo Temussi ieri, ascoltato dalla commissione regionale della Sanità. E la luce in fondo al tunnel del Covid, stavolta, sembra davvero essere vicina. Sono ore decisive, domani il verdetto con i dati dell’Istituto superiore di sanità e le relative ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza.