Capoterra – Tutti in piazza per gridare il comune dissenso alla violenza di genere e ricordare le vittime di femminicidio: dopo l’ennesimo delitto avvenuto qualche giorno fa, in cui ha perso la vita una giovane donna e il suo bimbo che portava in grembo, la commissione pari opportunità rinnova l’attenzione su questa tematica al fine di sensibilizzare ulteriormente e mettere in guardia riguardo le dinamiche contorte e perverse che si celano dietro a un rapporto “malato”.
“Partiremo dal piazzale Comunale per la Fiaccolata in memoria delle Vittime di femminicidio e per dimostrare simbolicamente la nostra vicinanza alla famiglia di Giulia Tramontano.
Distribuiremo le candele e arrivati in Casa Melis ci saranno delle letture” spiega il presidente Silvia Cabras.
“Sono molto contenta che la Commissione Pari Opportunità di Capoterra abbia accettato e condiviso la mia proposta di organizzare una fiaccolata in memoria di Giulia e il suo bambino e di tutte le vittime di femminicidio alla quale invito tutta la cittadinanza a partecipare numerosa e solidale. La violenza contro le donne viola, indebolisce e vanifica il godimento da parte delle donne dei loro diritti e delle loro libertà fondamentali” dichiara la commissaria Alice Dessí.
Sostiene la battaglia anche la vicepresidente della CPO Francesca Trois che aggiunge: “La violenza di genere non è una questione privata ma è un dovere di tutta la comunità che deve agire per riconoscerla e contrastarla.
La fiaccolata, proposta, è un segnale tangibile che dimostra come l’iniziativa affermi la necessità di combattere, questa terribile piaga sociale e culturale”.
Azioni concrete e più mirate sono già messe in campo dall’istituzione locale per contrastare questo triste fenomeno: una problematica che ha tante radici profonde e difficili da estirpare dove la violenza non è solo fisica ma anche psicologica, composta da un comportamento malsano da parte del partner che cerca di imporre in tutti i modi la sua narcisistica superiorità. Riconoscere i segnali di pericolo è quindi fondamentale anche se, quando si manifestano, spesso, è troppo tardi e la vittima è già succube e legata psicologicamente al carnefice. Non si presentano con spine e lame bensì come esseri perfetti e pronti a donare solo amore e felicità: già da questi atteggiamenti di “amore” immenso e immediato deve scattare l’allarme poiché, come spiegano gli esperti, sono i preamboli di una manipolazione a tutti gli effetti, quelli finalizzati, consciamente oppure no, a rapire il cuore della vittima per poi estirparlo di tutte le energie positive.











